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Osteopatia e cancro

Il trattamento osteopatico, così come qualsiasi altro tipo di terapia manuale, sia essa fisioterapia, massaggio sportivo o chiropratica, ha sempre delle controindicazioni a seconda del paziente, del suo stato di salute e del suo pregresso clinico.
Per questo motivo diventa di enorme importanza una corretta ed accurata anamnesi del paziente, in modo tale da poter riconoscere le possibili controindicazioni al trattamento o a qualche singola tecnica osteopatica.
L’abilità dell’osteopata è quella di garantire in primis la sicurezza del paziente, adattando le proprie tecniche e, soprattutto, riconoscendo ed evitando le situazioni potenzialmente pericolose per il paziente stesso.
Altro aspetto importante a favore della sicurezza del paziente è quello della collaborazione tra medico curante e osteopata al fine di gestire nel miglior modo possibile qualsiasi patologia o disturbo a carico del paziente.
In questo contesto si inserisce ad esempio la gestione del paziente affetto da patologia tumorale. Il tumore non è di per se una controindicazione assoluta al trattamento osteopatico.
Un paziente adeguatamente seguito e curato dal punto di vista medico può, a meno di particolari casi suggeriti dal medico stesso, sottoporsi a trattamento osteopatico.
Come accennavo precedentemente, ovviamente, le tecniche e il trattamento saranno adattate alla situazione clinica corrente.
La sicurezza del trattamento manuale nel paziente malato di cancro è stata oggetto di numerosi studi scientifici, i quali si sono occupati prevalentemente di analizzare se il trattamento manuale potesse o meno incrementare lo sviluppo di metastasi all’interno dell’organismo in seguito alla mobilizzazione del flusso linfatico durante il trattamento.

Al contrario di quanto alcuni ricercatori affermavano negli anni ’90, studi recenti hanno dimostrato che il trattamento manuale, tra cui anche le tecniche di drenaggio linfatico, non incrementano in alcun modo lo sviluppo di metastasi.

Gli stessi studi hanno inoltre dimostrato più volte come, il trattamento manuale di drenaggio linfatico possa migliorare in modo considerevole il linfedema in pazienti affetti da cancro.

Possiamo affermare dunque che il trattamento manuale risulta sicuro anche in pazienti affetti da cancro. È giusto ribadire che la sicurezza del paziente passa dalla preparazione dell’osteopata, dalla sua professionalità e competenza nel relazionarsi con le figure mediche di riferimento.

 

Bibliografia

 

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