L’intestino è considerato il nostro secondo cervello. Possiede infatti circa 500 milioni di neuroni! Lo stesso numero di neuroni presenti nel midollo spinale.
Dal punto di vista evolutivo l’intestino sarebbe addirittura da considerare come il primo cervello, quello più antico e primitivo.
I milioni di neuroni presenti nei nostri “due cervelli” comunicano in modo diretto, sia grazie a speciali connessioni nervose, sia grazie a “messaggeri chimici” detti neurotrasmettitori.
Il nervo vago, detto anche nervo pneumogastrico, origina dal sistema nervoso centrale e si dirige verso cuore, polmoni e tratto gastro-intestinale, regolandone finemente le funzioni fisiologiche involontarie.
Durante i normali processi digestivi che avvengono nello stomaco, intestino tenue e crasso, la flora batteria aiuta le cellule intestinali a processare gli alimenti e a produrre alcune sostanze chiamate neurotrasmettitori. Una di queste sostanze è la serotonina, detta anche “ormone della felicità”. Sembrerebbe infatti che la serotonina sia una dei responsabili del senso di benessere e di felicità.
La salute intestinale è dunque fondamentale per stare bene ed essere felici. E, affinchè l’intestino stia bene, è necessario che la flora batterica al suo interno stia bene e lavori a modo.
Proprio per questo motivo negli ultimi anni si sta dando sempre più importanza agli integratori di prebiotici, probiotici e fermenti lattici.
Cosa sono i fermenti lattici?
I fermenti lattici sono microorganismi, batteri, in grado di produrre acido lattico durante la fermentazione. Non hanno dunque nulla a che vedere con il latte. Se non per il fatto che i fermenti lattici siano in grado di trasformare il lattosio in acido lattico.
Tale processo è ampiamente utilizzato nell’industria alimentare per la produzione di yogurt e formaggi.
Mangiare lo yogurt è come assumere un integratore di fermenti lattici?
La risposta è racchiusa in questo stralcio del libro “I probiotici” del dott. Lozio Luciano, uno dei massimi esperti mondiali di microbiota intestinale.
“Dove si trovano i probiotici? Molti ritengono siano presenti nello yogurt, ma questa credenza non corrisponde al vero. Bisogna distinguere lo yogurt prodotto fino ai primi del 1900 rispetto ad uno yogurt prodotto per l’alimentazione (come accade oggi).
Un tempo i tipi di batteri per la produzione dello yogurt non erano composti da specie selezionati come oggi, bensì erano molto più varie. Gli starter moderni fanno lo yogurt in circa 40 minuti a 45°C mentre i probiotici impiegano almeno 8 ore a una temperatura di 37°C, questo vuol dire che industrialmente non sono convenienti. Quelli usati normalmente sono lattobacilli termofili, cioè sono attivi ad una temperatura superiore ai 42-45°C, per cui nell’uomo non possono essere tali, perché l’ambiente corporeo è “freddo”; ma c’è un atro ostacolo ed è l’acidità gastrica a cui non resistono, se non in parte, solo gli streptococchi.
Lo yogurt in effetti è un buon alimento, ma i suoi batteri non colonizzano l’apparato digerente. I batteri probiotici non vanno poi confusi con i batteri prototecnologici utilizzati per la produzione di diversi alimenti, come i formaggi, al posto del caglio.
Quindi: i batteri –fermenti lattici- degradano gli zuccheri del latte (non solo il lattosio) e producono lo yogurt, i batteri prototecnologici demoliscono la proteina K (k-caseina) del latte per produrre formaggio. Entrambi non sono probiotici e non colonizzano l’intestino.”
La scelta di un determinato integratore probiotico non è dunque una passeggiata. E’ consigliabile pertanto farsi consigliare da un professionista esperto onde evitare scelte sbagliate e addirittura dannose per la propria salute.
Intestino e postura.
Non possiamo infinte dimenticare l’importantissimo ruolo del sistema gastro intestinale nel mantenimento di una corretta postura e fisiologia della colonna vertebrale e dei suoi muscoli.
Un’alterata fisiologia intestinale si ripercuote in modo diretto sul drenaggio vascolare di strutture muscolo-scheletriche come, ad esempio, i dischi intervertebrali della colonna lombare.
Alterare il drenaggio significa rallentare i processi di auto guarigione che il corpo mette in atto in situazioni patologiche, come i processi infiammatori.
Alla luce di quanto detto, come possiamo pretendere di guarire rapidamente da una sciatalgia se il nostro intestino non lavora bene?
Bibliografia:
“I probiotici. Principi e uso nella pratica medica”; Lozio L.; Casagrande editore; 2017.