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L’evoluzione del neonato nel primo trimestre

L’evoluzione cognitiva e motoria del neonato è quel processo fisiologico che porta il bambino a crescere, a maturare e ad apprendere nuove competenze in ambito motorio, cognitivo, emozionale e relazionale.

Assisteremo alla scomparsa dei cosiddetti “riflessi arcaici” e alla comparsa di nuovi schemi motori, in grado di far compiere al neonato movimenti e azioni sempre più complicati.

Le conoscenza scientifiche attuali ci permettono di standardizzare il processo evolutivo del neonato, riconoscendo particolari abilità o inabilità del soggetto a seconda del periodo trascorso dalla nascita.

Riconoscere alcune “mancanze” o ritardi evolutivi è fondamentale al fine di effettuare una corretta diagnosi medico-specialistica.

Le immagini seguenti appartengono all’associazione “A.R.C. I nostri figli onlus” del Dott. Castagnini, un luminare nel campo della prevenzione e riabilitazione dei disturbi dell’evoluzione motoria nel neonato.

Nel primo mese di vita: il bambino non ha la sicurezza posturale e manifesta i riflessi primitivi come evidenziato dalle foto. Questi riflessi sono normali per il primo mese e mezzo di vita, e andranno via via sfumando fino a scomparire attorno alla sesta settimana di vita. E’ importante che a 8 settimane tali riflessi non debbano più essere evocabili.

Per stimolare al meglio lo sviluppo del bambino saranno necessari alcuni piccoli accorgimenti:

  • Cambiarlo di posizione durante il giorno, evitando di tenerlo esclusivamente a pancia in su (posizione invece consigliata per la notte o quando il neonato non è sorvegliato da un adulto) ed abituandolo a stare sul fianco a 45 gradi e a pancia in giù.
  • Lasciarlo in uno spazio ampio e protetto.
  • Cambiare quotidianamente l’orientamento del bambino secondo i punti cardinali, nord-sud-ovest-est.

Nel secondo mese di vita: la reflessologia primaria non dev’essere più presente. A pancia in su il bambino si sente tranquillo sul piano d’appoggio ed inizia a manifestare una buona sicurezza posturale.

Il bambino si sentirà più a suo agio anche a pancia in giù, inizierà ad appoggiarsi sull’avambraccio con i gomiti vicino al corpo e la testa sollevata da terra. 

Importante è sempre la manipolazione e gestione del bambino durante il giorno per aiutarlo al meglio nel suo sviluppo.

Nel terzo mese di vita: a pancia in su porta le manine alla bocca, solleva le gambine dal piano d’appoggio, ruota la testa con sicurezza e si sente molto sicuro sul piano d’appoggio.

Da prono (pancia in giù) l’appoggio delle braccia è arrivato ai gomiti. L’appoggio sul piano è sempre più facilmente gestibile dal neonato, così come la posizione della testa. Inizierà pian piano a muovere le manine nello spazio, cercando di afferrare oggetti o giocattoli.

In questa fase resta è importante ricordarsi di cambiarlo sempre di posizione durante il giorno (quando chi lo accudisce è sveglio) ogni 15 minuti massimo, sui fianchi a 45° e a pancia in giù. Importante è anche variare l’orientamento della testa del bambino secondo i punti cardinali. In questo modo avrà  sempre stimoli differenti da tutti i lati e potrà essere armonico senza vizi posturali.

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