Il reflusso gastroesofageo (in inglese G.E.R.D. gastro-esophageal reflux desease) è la risalita del contenuto acido dello stomaco nell’esofago.
In una situazione normale di solito questa risalita è impedita dalla corretta chiusura del cardias, uno sfintere muscolare posto tra stomaco ed esofago.
Quando la chiusura del cardias non risulta pienamente efficace (ernia jatale, lassità dei mezzi di contenimento del cardias) il verificarsi di reflusso gastro esofageo è piuttosto comune.
I sintomi più frequenti legati al GERD sono: bruciore di stomaco, bruciore retrosternale e acidità gastrica. Sintomi quali tosse stizzosa e raucedine sono sintomi meno frequenti, ma comunque associati al GERD a causa dell’irritazione delle alte vie aeree a causa della risalita dei gas acidi provenienti dallo stomaco.
Esistono poi sintomi indirettamente correlati al GERD come dolore in zona infrascapolare, cervicale e cefalea. Tali sintomi sono causati dalla correlazione neurologica tra stomaco/esofago e colonna vertebrale
Il GERD è un disturbo molto frequente in tutto il mondo. Negli USA è il disturbo più diffuso tra le patologie legate al tratto gastro intestinale. Il costo sociale si aggira tra i 9 e 10 miliardi di dollari l’anno.
In Italia i farmaci inibitori di pompa (tipo pantorc, pantopan, omeoprazolo ecc…) sono al secondo posto tra i farmaci più prescritti dai medici di base.
Oltre ai farmaci inibitori di pompa, le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevedono l’adozione di una dieta equilibrata e il ricorso a terapie complementari come agopuntura, psicoterapia e osteopatia.
In che modo l’osteopatia può aiutare i pazienti affetti da GERD?
Esofago e stomaco sono in rapporto tramite il cardias, il quale è mantenuto in sede da strutture legamentose e da fasci muscolari provenienti dal diaframma. E’ quindi facile capire come una disfunzione diaframmatica possa ripercuotersi negativamente sulla continenza del cardias.
Inoltre, un aumento della cifosi dorsale (molto comune tra i pazienti affetti da GERD) influisce in modo negativo sul movimento fisiologico diaframmatico e di conseguenza sullo stomaco.
Infine, come dimostrato da studi scientifici già negli anni ’50, disfunzioni (blocchi articolari) cervicali e dorsali possono influenzare, attraverso il nervo frenico (cervicale media) e nervi ortosimpatici dorsali (D5-D9), i corretto funzionamento diaframmatico e gastrico.
A tal proposito, uno studio scientifico spagnolo pubblicato nel 2019 ha analizzato l’efficacia del trattamento osteopatico viscerale sulla riduzione dei sintomi in pazienti affetti da GERD.
Il trattamento osteopatico è stato somministrato a 30 pazienti, mentre altri 29 pazienti (gruppo di controllo) sono stati monitorati senza somministrar loro alcun tipo di terapia.
I risultati sono stati analizzati attraverso la compilazione di un questionario specifico per la sintomatologia da GERD e attraverso la misurazione della mobilità cervicale e della sua dolorabiltà alla palpazione.
I risultati dello studio hanno evidenziato, nel gruppo di pazienti trattati con osteopatia, un miglioramento significativo dei sintomi da reflusso gastro esofageo, una diminuzione del dolore cervicale e un miglioramento della mobilità cervicale.
Il gruppo di controllo, non trattato con trattamento osteopatico, non ha mostrato alcun miglioramento negli stessi parametri.
In conclusione, possiamo affermare che il trattamento osteopatico risulta al momento un buon approccio per il miglioramento dei sintomi legati al GERD.
Bisogna però precisare che il trattamento osteopatico va sempre inteso come un aiuto alla terapia medica e non un suo sostituto.
Inoltre, una corretta alimentazione e uno stile di vita adeguato sono assolutamente la base su cui costruire un buon percorso terapeutico.
BIBLIOGRAFIA