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Ultimamente sui vari siti di e-commerce sono diventati molto popolari i cosiddetti “correttori posturali”.

Questi tutori promettono di migliorare la postura ipercifotica (gobba) e i dolori che tale postura provoca.

Ipercifosi

L’ipercifosi è l’atteggiamento di flessione anteriore della “cifosi” dorsale. Questo atteggiamento, in assenza di patologie, è spesso di origine genetica (genitori o nonni con la stessa fisionomia del rachide dorsale) o indotta da squilibri muscolari (debolezza della muscolatura posteriore, ipertono della muscolatura anteriore). 

L’inattività, dettata per lo più da posizioni lavorative statiche e da uno stile di vita sedentario, induce un indebolimento del tessuto muscolare, il quale perde via via la sua capacità di sostenere adeguatamente le articolazioni della colonna vertebrale.

I “correttori posturali” servono a qualcosa?

Innanzitutto è bene fare una precisazione: la maggior parte dei dispositivi low-cost non è classificabile come “tutori ortopedici” o “presidio medico”, pertanto la loro efficacia dal punto di vista terapeutico non è assolutamente validata.

I presidi ortopedici consigliati per il trattamento di patologie quali scoliosi, dorso curvo, fratture ecc sono ben diversi e sottendono a precisi standard medico-scientifici.

I correttori posturali, attraverso la trazione di cinghie ed elastici sul cingolo scapolare, permettono alla colonna dorsale di rimanere più “dritta”, guadagnando qualche grado di estensione e diminuendo così l’atteggiamento di ipercifosi.

Nell’immediato questa correzione posturale potrebbe anche giovare al paziente ma, a lungo termine, risulta non solo inefficace ma addirittura controproducente.

Perché risulta svantaggioso nel lungo periodo?

Semplicemente perché il corpo umano dispone di tutti i mezzi per poter vincere la forza di gravità. 

Nella porzione posteriore della colonna vertebrale alloggiano i muscoli erettori spinali. Tali muscoli, definiti anche muscoli posturali, attraverso la contrazione, sono in grado di impedire che la colonna si fletta eccessivamente in avanti.

Questo rispecchia l’esatto meccanismo di funzionamento del “correttore posturale” con la differenza che i muscoli erettori mantengono la postura in modo “attivo” mentre il correttore posturale in modo “passivo”.

Immaginate cosa possa succedere ad un muscolo se gli viene impedito di lavorare correttamente…

Il muscolo tenderà ad atrofizzarsi perdendo ulteriormente la sua capacità di mantenere una corretta postura, la quale non potrà far altro che peggiorare ancora e ancora nel tempo.

Come migliorare la propria postura e i dolori ad essa correlati?

Alla luce di quanto detto abbiamo due possibilità. 

La prima possibilità prevede l’acquisto di un correttore posturale per pochi euro illudendoci di risolvere i nostri problemi. Il risultato a lungo termine sarà l’indebolimento della muscolatura con un peggioramento della postura e dei fastidi ad essa correlati.

La seconda possibilità è quella di assecondare l’anatomia e la fisiologia del nostro corpo svolgendo esercizi mirati per l’irrobustimento della componente muscolare.

I nostri muscoli hanno bisogno di lavorare per rinforzarsi e svolgere al meglio la propria funzione.

Oltre ad esercizi mirati e ad un’adeguata attività fisica, il trattamento osteopatico può essere d’aiuto nella risoluzione di dolori a carico di spalle e colonna.

Le manipolazioni osteopatiche infatti sono volte a migliorare la mobilità delle articolazioni e, di conseguenza, garantire una migliore fisiologia di movimento.

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